La prima macchina da espresso e com'era fatta

27 Aprile 2023
La prima macchina da espresso e com'era fatta

Vi siete mai chiesti quando è nata e chi ha inventato la prima macchina da espresso che vedete dietro ai banconi dei bar tutti i giorni? 

La prima macchina da caffè fu brevettata da Angelo Moriondo, un industriale di Torino, egli capì la neccessità di preparare il caffè in modo più veloce e poterlo gustare appena fatto. Egli però non diede impulso alla sua invenzione pur avendola brevettata. 

Fu Luigi Bezzera che ragionando sopra alla macchina di Moriondo intuì le potenzialità di tale macchina tanto che riuscì a vendere il brevetto a Desiderio Pavoni il quale cominciò a produrre questa macchina. 

La macchina da espresso era un grosso cilindro verticale contenente una caldaia di ottone tenuta sotto pressione da un fornello a gas, vicino erano sistemati i gruppi in cui veniva messo il caffè (simili a quelli di oggi). Azionando il rubinetto l'acqua in ebollizione e il vapore della caldaia passarono attraverso il caffè e in un minuto (oggi 25 secondi) il caffè era fatto. Questo tipo di macchina rimase in uso fino alla seconda guerra mondiale. Infatti fu subito dopo, con la rinascita, che nel 1945 Angelo Gaggia inventò il sistema a leva e nel '48 ne cominciò la produzione. Questa macchina a leva col tempo si evolse in quella a molla fino a quando la Faema lanciò la E-61 ( E per eclisse che avvenne in quell'anno). Questa macchina introdusse un importantissima evoluzione: oltre a rendere il lavoro dell'operatore più semplice e meno faticoso essa introduceva il concetto di preinfusione che prevedeva, prima di iniziare  la pressione sul caffè, alcuni secondi in cui l'acqua calda restava a contatto con la polvere facendo una migliore estrazione. Un'altra tecnologia offerta da questa macchina era quello dello scambiatore di calore che creando un circolo termosifonico permetteva grande stabilità di temperatura.

È da ricordare con grande piacere, che la Faema in quegli anni creò anche la prima macchina funzionante con la monetina preludio della distribuzione automatica.

Nel 1970 si ebbe un'ulteriore step dato dall'azienda fiorentina " La Marzocco" che creò la prima macchina a doppia caldaia che ha permesso di fare centinaia di caffè in un solo giorno con la stessa qualità.

Negli anni '80 arrivarono le macchine automatiche capaci di stopparsi da sole a millilitri prefissati. Arrivando ad oggi le macchine da caffè sono in piena evoluzione seguendo direzione di grande sviluppo opposte. Infatti da una parte troviamo l'estrema automatizzazione in cui premendo dei tasti l'operatore ha solo da servire la tazzina al cliente; dall'altra macchine sofisticatissime che al contrario (sopratutto per l'appassionato a casa) può personalizzare come un computer scegliendo le temperature, pressione a seconda del tipo di caffè e di ogni sperimentazione. 

La nuova frontiera prevede macchine ad aria compressa da viaggio. 

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