Caffè in gravidanza: si può bere?

Una mamma in attesa si chiederà, tra le altre cose, quali alimenti e bevande siano ammessi o vietati durante la gestazione.

Uno dei dubbi maggiori riguarda la possibilità di assumere caffè in gravidanza, soprattutto cercando di capire quante tazzine di caffè si possono bere in gravidanza senza mettere in pericolo il bambino.

Esistono, a riguardo, delle linee guida che andranno sempre gestite con il buonsenso e che vedranno nel proprio medico curante il riferimento principale.

Caffè in gravidanza: le indicazioni dell’OMS

Tra le autorità che possono sicuramente occuparsi di definire delle linee guida sull’assunzione del caffe espresso in gravidanza, c’è sicuramente l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Per l’OMS il caffe per le donne in gravidanza non è vietato, ma deve essere bevuto con moderazione.

Infatti, si indica il limite massimo nei 200 milligrammi di caffeina al giorno, che corrispondono circa a tre tazzine di caffè espresso.

Quindi, chi si chieda quante tazzine di caffè si possano bere in gravidanza potrà avere questo come punto di riferimento.

Tuttavia, un po’ come accade per molti altri temi dibattuti, anche in relazione all’assunzione del caffè in gravidanza, la comunità scientifica ha visto anche dei pareri differenti.

In particolare, uno studio recente che è stato pubblicato su BMJ Evidence-Based ha indicato come le donne dovrebbero evitare di bere caffe nei primi mesi di gravidanza, soprattutto per evitare il rischio di aborti spontanei e di basso peso alla nascita per il bambino.

Quindi, si può bere il caffè in gravidanza? A questa prima domanda, come si può vedere, non c’è una risposta univoca, e le donne dovrebbero rivolgere il quesito al proprio medico, anche per evitare le complicanze che si collegano all’assunzione di troppa caffeina durante la gestazione.

Caffè in gravidanza: quali sarebbero le complicanze?

Per surrogare le indicazioni in merito alla necessità di limitare l’assunzione del caffè in gravidanza è stato analizzato anche uno studio realizzato dall’Università di Reykjavík, in Islanda.

Il team di studiosi si è occupato di analizzare ben 1200 studi precedenti che si riferivano all’effetto della caffeina sui bambini e le donne in attesa.

In questo modo sono state evidenziate le principali complicanze legate all’assunzione di troppi caffè in gravidanza, come l’aborto spontaneo, la natimortalità, il basso peso alla nascita, il parto pretermine, il sovrappeso e l’obesità infantile.

Come si può notare, quindi, gli articoli esaminati sono spesso contradditori tra loro, ed è per questo che ogni donna dovrebbe non solo valutare la propria situazione personale, ma anche affidarsi al proprio medico di fiducia.

Meglio evitare la caffeina in gravidanza?

Le donne di tutto il mondo si chiedono quindi se si può bere il caffè in gravidanza senza temere per la salute del proprio bambino.

Viste le indicazioni dei recenti studi, la raccomandazione sarebbe quella di limitare il più possibile l’assunzione di caffè in gravidanza, soprattutto perché la caffeina non è presente solamente nel caffè.

Infatti, questa sostanza si trova anche nel cioccolato e in molte bibite, anche se tanti non lo sanno.

Questa sostanza sarebbe in grado, così come accade per il fumo e l’alcol, di superare la barriera della placenta e potrebbe quindi essere assorbita dall’embrione prima, e dal feto poi, con le conseguenze che sono già state indicate, che possono andare da quelle meno gravi, fino a quelle sicuramente meno rassicuranti.

Caffe in gravidanza rischi: come comportarsi?

La comunità scientifica ha richiamato l’attenzione sulla questione, e una delle mosse che dovrebbero essere intraprese riguarderebbe la necessità di eseguire ulteriori studi, in modo non solo da eliminare le polemiche, ma anche da dare una risposta univoca, e quindi sicuramente più rassicurante, alle mamme di tutto il mondo.