Come avviene la decaffeinizzazione del caffè 5 Settembre 2022 Vi siete mai chiesti come avviene il processo di decaffeinizzazione del caffè e chi l'ha inventato?! Scopriamolo insieme in questo articolo! La caffeina contenente nel caffè purtroppo non è adatta a tutti, per chi non è abituato può dare insonnia e agitazione dopo averlo bevuto, al contrario di persone abituate a questa bevanda che hanno sviluppato una certa intolleranza. Ci sono quattro metodi di decaffeinizzazione in cui hanno in comune il gonfiaggio, l'estrazione della caffeina, il recupero del solvente, l'asciugatura e l'analisi. I quattro metodi sono: Acqua: è un solvente che sfortunatamente non da buoni risultati a volte anche deludenti, in quanto oltre ad eliminare la caffeina vengono anche tolti la maggior parte degli aromi. Acetato di Etile: è un solvente e si trova anche in natura, è una sostanza presente nella frutta ma ha due problemi che è altamente infiammabile ed esplosivo, con costi elevati per la produzione inoltre ha un ododre fruttato che può rischiare di modificare il gusto della bevanda. Anidride Carbonica Supercritica: con questo metodo l'anidride carbonica nello stadio supercritico al contatto con i chicchi di caffè riesce a catturare solo la caffeina e gli aromi del caffè non vengono alterati ottenendo un caffè del tutto equivalente ad un caffè classico a livello aromatico. Tutti i caffè che noi tostiamo di qualità decaffeinato son lavorati con questo metodo, il migliore a nostro modesto punto di vista. Diclorometano: è il solvente più diffuso e usato ed è stato il primo ad essere applicato nelle industrie, viene sempre migliorato anche se è già perfetto. É una sostanza che viene utilizzata solo sulla caffeina, essendo volatile con il vapore acqueo viene eliminata con facilità senza lasciare tracce (evapora a 40 C°). Attenzione: per legge la caffeina nel caffè decaffeinato non deve superare lo 0,1%. Un po' di storia Fu lo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe che nel 1820 diede al chimico Runge alcuni chicchi di caffè con l'incarico di isolare la sostanza attiva. Egli scoprì l'alcaloide caffeina, sostanza incolore dal gusto amaro derivandone il nome dalla denominazione botanica "Coffea". Da qui nel XIX secolo naque l'idea di eliminare l'ingrediente farmacologicamente attivo. Molti e non felici esperimenti furono fatti; fu un mercante di caffè di Brema Ludwing Roselius che ebbe l'idea di gonfiare i chicchi crudi di caffè con acqua prima di attivare il procedimento di decaffeinizzazione con solventi. Infatti attraverso il trattamento al vapore il volume del caffè verde poteva essere aumentato del doppio. Così facendo il solvente sarebbe stato in grado di penetrare facilmente nei grani e così solubilizzare la caffeina. Il primo caffè decaffeinato fu prodotto a Brema da Kaffee HAG all'inizio del XX secolo. Essendo questa invenzione coperta da brevetto molti furono i tentativi di imitazione ma solo nel 1970 si ottennero sucessi di decaffeinizzazione. Attualmente sono in uso varie tecnologie con anidride carbonica o acqua e l'uso di certi ausili di estrazione. Nella nostra torrefazione per togliere la caffeina nel caffè utiliziamo solo il metodo con l'anidride carbonica. Il nostro articolo ti ha incuriosito e ne vorresti sapere di più? Contattaci