Visita alla più antica Piantagione di Caffè in Italia

1 Giugno 2024
Visita alla più antica Piantagione di Caffè in Italia

A due ore di volo da casa, in Sicilia, vi è una serra con circa 600 piante di caffé. Un vero e proprio laboratorio dove studiare il caffè.

Dal 16 al 19 maggio ho avuto la fortuna di visitare questa piantagione e conoscere Adriano Cafiso professionista del settore con esperienza internazionale e Giovanni Balistrieri, 80 anni la prossima settimana, esperto agricoltore.

Insieme a me vi erano torrefattori da tutta Italia, agronomi e ricercatori universitari. Eravamo in 10 persone.

Le nascenti produzioni di frutti tropicali e di caffè in terra di Sicilia sono probabilmente una conseguenza dei cambiamenti del clima, certamente resi possibili dalla presenza delle serre.

Il fine principale della Finca Balistrieri è quello di ricreare un giardino che riproduca le migliori condizioni di vita per le circa 600 piante di caffè Arabica, supportando la mancanza di altitudine e la differente latitudine, con un corretto nutrimento del terreno e mantenendo in ombra le piante che non vengono sottoposte ad alcun tipo di trattamento chimico artificiale e magari trovare quella varietà che possa perfettamente adattarsi all’ambiente siciliano e si riesca a produrre il primo caffè Italiano nato in Sicilia.

E’ stato un vero e proprio corso di formazione, durato tre giorni, dove ho potuto effettuare personalmente la raccolta selettiva delle ciliegie dalle quali, in seguito sono stati estratti i chicchi in pergamino.

I processi di fermentazione sono stati eseguiti seguendo un protocollo rigido con i controlli di tutti i parametri (PH dell’acqua, grado brix , temperatura ambiente e umidità)

Nella giornata di venerdi anche l’amministrazione comunale di Santa Croce Camerina era presente in Piantagione a portarci il loro caloroso saluto, il Sindaco Peppe Dimartino, il vicesindaco Francesco Dimartino e l’assessore Davide Mandarà.

Nella piantagione di Giovanni Balistrieri oltre al caffè ho trovato anche frutti tropicali come la Papaya e la Pitaya, insieme a specie endemiche di alberi da frutto. È una piantagione di dimensioni modeste, conta circa un ettaro di terreno e si trova a 80 mt sopra il livello del mare. È la più antica e, finora, anche la più estesa piantagione sperimentale di caffè in Italia”.

Ci sono migliaia di serre nella Sicilia sud-orientale, prevalentemente destinate alla coltivazione di ortaggi. Alcune di esse sono abbandonate e spesso la coltivazione intensiva ha portato ad un impoverimento del suolo, con gravi danni per il terreno e per la popolazione. L’idea di Giovanni Balistrieri insieme ad Adriano Cafiso è stata quella di riconvertire alcune di queste Green House con frutti tropicali. Non solo caffè ma, appunto, anche Papaya, Mango, Platano e molto altro. Piantando alberi tropicali hanno ottenuto un miglioramento e una rigenerazione della vitalità del suolo.

E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito tantissimo sia nel fattore umano sia nel fattore di studio.

Fattore umano in quanto ho toccato e capito con mano quanto duro e faticoso può essere il lavoro in piantagione, calcolate che in mezza mattinata abbiamo raccolto poco meno di 1 kg di caffè ed eravamo 10 persone (con un kg di caffè si fanno 140 caffè circa nd)

Fattore di studio in quanto ho avuto la fortuna di confrontarmi con altri esperti di settore e colleghi tostatori provenienti da tutta Italia, molto interessante l’interazione con l’agronomo  che ha apportato le proprie conoscenze per migliorare la qualità di vita delle piante.

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