Differenze tra cialde e capsule di caffè: pro e contro

10 Maggio 2021
Differenze tra cialde e capsule di caffè: pro e contro

Da quando le macchine da caffè espresso sono entrate nelle nostre cucine, portando il caffè del bar direttamente a casa nostra, non riusciamo a decidere tra cialde o capsule: quali sono le differenze, i pro e i contro? Di certo, la prima cosa che accomuna il pensiero di tutti gli italiani è: basta che il caffè sia buono! Perché è proprio vero che ad un buon caffè è difficile rinunciare.

In commercio si trovano marchi, tipologie e miscele tra le più diverse. Difficile non trovare quello che cerchiamo o incappare in prodotti scadenti. Basta un po' di attenzione e di chiarezza sul prodotto per facilitare la scelta.

Differenza tra cialde e capsule: un po' di storia

La storia di quello che oggi viene chiamato in tutto il mondo “espresso” è davvero tutta italiana.

La parola “espresso” deriva proprio dal concetto di velocità. Le sale da caffè del Settecento (la prima a Venezia, nel 1720, con il Caffè Florian), dove servivano la bevanda con metodi a ebollizione in tempi piuttosto comodi, si sono man mano convertite nel tempo in quelli che oggi chiamiamo bar, dove i lavoratori si fermavano per pochi minuti di pausa a bere un caffè veloce prima di riprendere il loro turno in ufficio o in fabbrica.

Il brevetto della prima macchina da caffè espresso è stato depositato nel 1884 da Angelo Moriondo, un industriale di Torino. Soltanto nel 1901, grazie alle migliorie tecniche dell’ingegnere milanese Luigi Bezzera, ne è stata sviluppata la commercializzazione e la produzione, rimasta artigianale fino ad allora.  

A Firenze, nel 1898, è stata aperta la prima caffetteria con servizio al banco, chiamata non a caso “Caffè de’ Ritti”, dove si consumava il caffè ritti in piedi, non avendo tavolini a cui sedersi.

Anche oggi, nelle nostre case, privilegiamo un caffè veloce e facile da preparare, piuttosto della moka che richiede un procedimento più lungo e più dispendioso. Ripensiamoci assonnati alla mattina, quando ciabattiamo verso la macchinetta del caffè sul piano in marmo della cucina: ci basta includere la cialda o la capsula nella macchinetta, premere un pulsante e in meno di un minuto staremo già gustando il nostro caffè in tazzina, assaporando, insieme al suo aroma inconfondibile, l’inizio della nostra giornata.

Cialde e capsule: cosa le accomuna

Invece di partire dalle differenze tra cialde e capsule, vediamo prima cosa le accomuna. Sono entrambe monodose, evitano lo spreco e lo sporco in cucina. Quante volte prepariamo una moka da tre perché non abbiamo quella piccola da uno? Lasciamo raffreddare il caffè che non usiamo e, non potendolo riutilizzare nell’immediato, spesso lo buttiamo.

Hanno entrambe un sistema di conservazione in atmosfera protetta, che mantiene tutte le proprietà organolettiche del caffè. Il nemico numero uno del caffè è proprio l’ossigeno, che ossida gli oli ed i grassi propri del caffè, rendendolo acidulo. Quante volte ci è capitato di mal conservare un sacchetto di caffè macinato e con il tempo, perde il suo buon odore e gusto?

Meglio cialde o capsule

La scelta non è giusta o sbagliata in entrambe i casi. L’unica valutazione da fare è sulla base delle proprie priorità ed esigenze.

Cialde o capsule: pro e contro

La cialda è il primo sistema di caffè porzionato che è stato inventato. Contiene in media 7 grammi di polvere ed è confezionata in panno-carta o cellulosa, compostabile al 100%, dopo l’uso si getta nell’umido senza alcun dubbio.

La cialda è universale, è adattabile a qualsiasi macchina, si può scegliere quasi ad occhi chiusi. Ha costi più contenuti rispetto al caffè in capsule, paragonabili a quelli di una confezione di caffè in sacchetto, ma per contro ha una scelta di miscele molto ridotta, in commercio se ne trova solo qualche aromatizzata.

Le capsule sono confezionate con due materiali, o totalmente in plastica oppure in plastica ed alluminio. Nel primo caso possono essere riciclate, mentre in presenza di alluminio, la capsula andrà buttata nell’indifferenziata. Non esistono ancora capsule interamente compostabili, quindi per i più sensibili al tema dell’ecologia, la scelta dovrebbe essere facile già da questa prima differenza. Inoltre, nelle capsule, il quantitativo di caffè varia dai 5gr per il sistema Nespresso* fino ai 9 gr. Per il sistema Lavazza Blue*.

Ma le capsule vantano altrettante qualità. In primo luogo, la loro versatilità non è paragonabile a quella delle cialde. In capsule si trovano tantissime tipologie di miscela, oltre alla vasta scelta di bevande istantanee che in cialde non c’è: pensiamo al tè al limone, al caffè-ginseng o al pistacchio, al cappuccino, all’orzo e a tante altre miscele aromatizzate.

La maggior parte delle macchine da caffè a capsule ha, inoltre, un cassetto di raccolta delle capsule usate, a differenza del sistema con le cialde in carta che ad ogni erogazione bisogna di volta in volta eliminarla.

Inoltre, sebbene più costose rispetto alle cialde, sono presenti nel mercato molte aziende che producono capsule compatibili alla macchina originale. Proprio come il farmaco generico, le capsule compatibili sono più economiche ma non perdono in qualità.

Meglio caffè in cialde o capsule

La resa del caffè in capsula è quella che imita nel modo migliore l’espresso da bar, grazie alle geometrie con le quali le capsule sono costruite che riproducono il filtro della macchina espresso bar..

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