Ricetta base e consigli per estrarre il caffè con la Moka 12 Agosto 2022 Oggi parleremo della Moka italiana, quanti di voi utilizzano ancora questo strumento? Vi siete mai chiesti se la utilizzate nei migliori dei modi? Oggi lo scopriremo insieme con qualche consiglio! Tutt'ora in molte famiglie viene utilizzata la tradizinale caffettiera, proprio perchè è facile da utilizzare e per soddisfare il rito del caffè in moka. La Moka è di materiale metallico ed è composta da una caldaia che serve da base e da porta-filtro nel quale si inserisce l'acqua , un filtro a forma di imbuto dove si aggiunge il caffè macinato all'interno e un raccoglitore che raccoglie il caffè e a sua volta è dotato da un filtro metallico e una guarnizione in gomma o silicone. La caldaia e la caraffa hanno un sistema di collegamento saldante tra di loro durante il ciclo di lavoro. La valvola serve per indicare la misurazione dell'acqua e deve essere appena sotto di essa. Inserendo all'interno il filtro ad imbuto con il tubino sommerso nell'acqua e contenente il caffè macinato. Collocando la Moka su una fonte di calore la parte superiore della caldaia si riempie di vapore sviluppando una pressione interna. Quando si raggiunge una pressione abbastanza importante per vincere la forza di gravità l'acqua viene spinta attraverso il filtro dove c'è la polvere macinata, sale in alto ed esce nella caraffa carica di sostanze del caffè. Con questo procedimento c'è il rischio di una sovra-estrazione, per evitare questo problema vi suggeriamo alcuni consigli! Favorire un caffè di qualità con tostatura medio o medio-chiara. Macinare il caffè con una granulometria media. Introdurre il caffè macinato omogeneo senza premere. Versare nella caldaia acqua filtrata. Consigliamo di metterla a fuoco basso con coperchio aperto Spegnere il fuoco prima del gorgoglio e chiudere il coperchio, nella caldaia rimarrà dell'acqua ma la qualità del prodotto è superiore. Ricetta base per 3 tazze Brew Ratio: 1/10 Granulamettria: media (300-400 µm) Acqua filtrata fino alla valvola Tempo estrazione:2 min circa Preparazione Inserire nella caldaia acqua filtrata fino alla valvola Aggiungere il caffè macinato seguento il rapporto acqua/caffè (1 grammo di caffè ogni 10gr di acqua), pulire il bordo dai residui. Avvitare lo strumento e collocarlo sul fuoco con il coperchio aperto a fiamma bassa. Far lasciare che il caffè risalga nella parte superiore, rimuovere la Moka dal fuoco un po' prima del gorgoglio. Mescolare e servire! Un po' di storia Alfonso Bialetti inventò nel 1933 la Moka. L'idea arrivò mentre la moglie faceva il bucato,osservando attentamente il funzionamento della loro lavatrice chiamata lisciveuse formata da una caldaia dove si inserivano i panni, l'acqua e il detergente, con un tubo aperto nella parte superiore da cui usciva l'acqua in ebolizione. Sfuttando questo funzionamento egli diede vita alla Moka. Tutti i vari modelli antecedenti "nonnine" all'attuale Moka sono esposti al Museo Forum di Omegna della Bialetti, l'unica differenza il manico che era di legno. Il marchio Bialetti viene rafforzato grazie agli investimenti pubblicitari el al programma italiano televisivo "Carosello". Negli anni '50 Paul Camponi creò il personaggio sull'immagine dell' "omino con i baffi" che divenne il simbolo del marchio Bialetti che tutt'ora lo rappresenta in tutto il mondo con il Made in Italy . Il nostro articolo ti ha incuriosito e ne vorresti sapere di più? Contattaci